lunedì 5 marzo 2012

Recensione "I diari della bicicletta"

Bentornati nel mio Antro!
Come già sapete lo Speciale Interviste mi tiene un po' occupata (il tutto si concluderà domenica), ma oggi sono ben felice di recensirvi I diari della bicicletta. Ancora una volta voglio ringraziare l'autore per avermi inviato la copia. Ma le notizie non finiscono qui, perché oggi avrò il piacere di ospitare Gregorio nel mio Antro per un'intervista e.. ci sarà una sorpresa anche per voi  ^^


Titolo: I diari dell bicicletta - Storie di salotto e di trincea
Autore: Gregorio Giungi
Prezzo: 15,90 euro
Pagine: 199
Data di pubblicazione: ottobre 2011
Editore: Albatros Il Filo
Collana: Nuove voci

Trama:
"I diari della bicicletta" raccontano la vera storia di Enea Milesi. Più che una biografia dal sapore prettamente storico, è un romanzo di avventure che cerca di illustrare i sentimenti del protagonista e l'orrore della guerra. Enea è giovane e, dopo la morte in combattimento del fratello, parte per il fronte nel 1916 con spartana determinazione, distinguendosi per il suo coraggio, nonché per una certa sfacciata fortuna. È la Prima guerra mondiale, "Grande Fiera della Carne Umana", combattuta nel caos delle trincee e della disorganizzazione militare italiana. E poi la Seconda, "subita da civile" nella paura viscerale per la propria famiglia e la propria casa. "Le Storie di salotto e di trincea" mostrano la vita privata ed intima dell'uomo che, con gli amori e i drammi familiari, si snoda attorno ed attraverso le vicende belliche, in cui condivide con i compagni "pane, sangue, pericolo e merda", nell'affresco di un'epoca perduta e nella toccante testimonianza di una generazione che sapeva sorridere davanti alla morte.


L'autore:
Gregorio Giungi è nato nel 1961. Conseguita la maturità classica, si è laureato in Scienze Politiche. Intrapresa la carriera militare nell'Esercito come Ufficiale, si è specializzato in Analisi Politico-Militare e Comunicazione di Massa a Fort Bragg, negli Stati Uniti, per poi servire nell'ambito delle Operazioni Speciali NATO dal 2004 al 2010. È stato due volte in missione in Afghanistan con ISAF in qualità di esperto in Analisi d'Area e Comunicazione. Nel 2009 ha diretto il Centro Operazioni di Comunicazione di KFOR a Pristina, in Kosovo. Attualmente collabora con riviste specializzate in analisi geo-politica, nonché con una conosciuta agenzia internazionale di servizi per la Difesa con sede a Londra.

Stelle: 4/5


La mia recensione:
Non è facile parlare di un romanzo del genere, dove la Guerra e la Morte sono i protagonisti principali, che accompagnano il lettore lungo tutta questa avventura.
Come sempre inizierò dai punti negativi del libro, che però in questo caso si limita ad essere uno, e neanche tanto "negativo", ora mi spiego: ho faticato un po' a prendere il via. Le prime 50 pagine mi hanno bloccata, mi sono risultate leggermente pesanti, probabilmente perché si racconta dell'infanzia di Enea, il nostro protagonista, che da libero sfogo a descrizioni sull'Italia e su ciò che lo circonda.
Questo però è un piccolo dettaglio, che non intacca minimamente il resto del libro, che ho adorato. E se da un certo punto di vista quelle prime pagine mi sono sembrate pesanti, dall'altro ne capisco l'utilità: una delle cose che più mi è piaciuta, infatti, è che durante la lettura accompagnamo Enea attraverso la vita.
Lo conosciamo da bambino, lo vediamo crescere e fuggire dal mondo con la sua Aquila, fedele amica, lavorare, diventare adulto. Mi sono emozionata, con lui ho riso e provato paura, come se la Guerra fosse improvvisamente piombata nella mia stanza.

Sono felice di poter dire che l'esperienza militare dell'autore ha reso la lettura davvero vivida e reale, sensazione che manca in troppi libri.
La storia di Enea Milesi ci costringe ad affrontare faccia a faccia una Guerra che non abbiamo mai vissuto, ma che non dovremmo mai dimenticare.

I diari della bicicletta è un libro che mi sento di consigliare a chiunque interessi l'argomento, perché nonostante il tema sia forte è una storia ben scritta e ben raccontata, che coinvolge ed emoziona.
Per quel che mi riguarda è stata una lettura piacevole ed importante, che ricorderò sempre con un po' di gratitudine: quella dell'avermi insegnato ad avere rispetto per il passato.

Citazioni:
Le parole sono evocative, il silenzio aiuta l'oblio. Quello che non dici, non esiste.

Strana bestia, la guerra. Ti tira fuori emozioni che non crederesti mai sia possibile provare.

* * *

Durata della lettura: 5 giorni

Consigli:
Cibo/bevanda: caffè
Da leggere: in un giorno piovoso
Voglia di: coraggio

1 commento:

  1. Anche se i libri incentrati sulla guerra non sempre, anzi, quasi mai riescono a colpirmi ed emozionarmi, questo sembra una piacevole eccezione.

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