giovedì 4 luglio 2013

Recensione: "Warm Bodies"

Tutti ne avete già sentito parlare, e probabilmente sono una delle ultime lettrici ad avventurarsi tra le pagine di questo romanzo, ma.. meglio tardi che mai! Eccomi tornata con una nuova recensione: Warm Bodies, di Isaac Marion.

L'amore prende vita

Titolo: Warm Bodies
Autore: Isaac Marion
Prezzo: 14,50 euro
Pagine: 270
Pubblicazione: ottobre 2011
Editore: Fazi


Valutazione


Trama: R è un ragazzo in piena crisi esistenziale: è uno zombie. Non ha ricordi né identità, non gli batte più il cuore e non sente il sapore dei cibi, ma nutre molti sogni. La sua capacità di comunicare col mondo è ridotta a poche, stentate sillabe, ma dentro di lui sopravvive un intero universo di emozioni. Un universo pieno di stupore, di nostalgia. Un giorno, mentre ne divora il cervello, R assaggia i ricordi di un ragazzo. Di lì a poco, per lui cambierà ogni cosa; intreccia una relazione con la ragazza della sua vittima, Julie, e sarà per lui un’esplosione di colori nel paesaggio grigio e monotono che lo circonda. Perché l’amore per lei lo trasformerà in un uomo (e in un morto) diverso, più combattivo e consapevole. Di qui avrà inizio una guerra feroce contro i suoi compagni d’un tempo, e una rinascita, le cui conseguenze saranno del tutto inimmaginabili… Divertente, dark, forte di una scrittura acuminata e intelligente, Warm Bodies esplora cosa accade quando il freddo cuore di uno zombie viene tentato dal calore dell'amore umano.


E dopo i vampiri, ecco che entrano in scena gli zombie! Una moda strana, non c'è che dire. Moda che, fino a poco tempo fa, non mi aveva mai interessata. Poi, un po' per gioco e un po' per curiosità, mi sono avvicinata al romanzo di Rusty Fischer (Gli zombi non piangono, pubblicato dalla Giunti) e.. okay, forse non ne sono rimasta letteralmente conquistata, e di certo la mia camera non si riempirà di poster di non-morti, ma posso dire in tutta sincerità di essermi ricreduta: gli zombie sono fighi! E non mi riferisco a quel tipo di "fighi" alla Edward Cullen (d'altronde è quasi impossibile risultare sexy quando stai andando in decomposizione). No, parlo di quel fascino reale e divertente che per ora ha caratterizzato tutti i libri di zombie che ho letto. Forse perché trasformarsi in non-morti ti porta a vedere tutto da una prospettiva diversa, una prospettiva pungente, sarcastica e leggermente apatica.
Lo so, lo so, mi sto dilungando. Possiamo ritenere concluso il dibattito Vampiri vs Zombie.
Dunque, Warm Bodies.
Warm Bodies è un romanzo autoconclusivo che mi ha davvero tenuta incollata alle pagine, per diversi motivi. Prima di tutto, inutile negarlo, il protagonista è favoloso. R è uno zombie divertente e impacciato, ma anche tenero, che entra nel cuore del lettore senza difficoltà, nonostante mangi cervelli e riesca a spiccicare sì e no quattro sillabe. La sua mente, infatti, continua inspiegabilmente a produrre pensieri sensati e razionali, rendendolo speciale e, perché no, addirittura simpatico. Mi è piaciuta anche la protagonista femminile, Julie, la ragazza che R deciderà di non mangiare e, anzi, di proteggere. E proprio grazie a Julie, a R e a questo strano sentimento che nasce e cresce tra loro, con delicatezza e tenerezza, il mondo avrà una possibilità di salvarsi.
Ma salvarsi da cosa, di preciso? Da una piaga oscura che ha devastato la Terra portandola alla rovina, e che purtroppo non è poi così lontana dalla realtà. Non sono Sibilla Cooman, e grazie al cielo non posso predire il futuro, ma diciamo che il catastrofico mondo postapocalittico creato da Isaac Marion non è poi tanto assurdo, visto il livello che l'umanità ha raggiunto. Un romanzo, quindi, che tratta anche i temi importanti della vita, e lo fa con profondità e senso dell'umorismo, lanciando un chiaro seppur velato messaggio al lettore, impercettibili frecciatine che portano a grandi spunti di riflessione.
Isaac Marion va lodato anche per il suo stile: semplice e pulito, divertente ma al tempo stesso ricco di dettagli, schietto e a tratti romantico. Un mix che mi è capitato raramente di trovare, che ho amato moltissimo.
Una lettura brillante e imperdibile che consiglio alle ragazze così come ai lettori maschi (vi ricordo che, pur essendo dotato di un acuto senso dell'umorismo, R resta sempre uno zombie, e come tale divora la gente senza tanti complimenti). Forza, che state aspettando, correte a leggerlo!


Consigli:
Cibo/bevanda: Cervello
Da leggere: Un pomeriggio di pioggia
Voglia di: una storia diversa

5 commenti:

  1. Mmm... interessante! ;) Magari un pensierino lo faccio!
    A presto!

    RispondiElimina
  2. non hai evidenziato nessun punto negativo ma hai ritenuto che meritasse tre stelle, come mai? lo chiedo perchè questo libro mi ha interessata sullo scaffale della libreria e sono molto indecisa ^^

    RispondiElimina
  3. @Meli, diciamo che le stelle avrebbero potuto anche essere 3 e mezzo, ma resta il fatto che hai ragione.
    Ho dato "solo" 3 stelle perché l'ho trovato un romanzo simpatico, profondo e ben scritto, ma negli ultimi tempi a forza di leggere libri degni al massimo di essere bruciati nel camino, ho iniziato ad essere un po' più severa con i voti :)

    RispondiElimina
  4. Ho intenzione di leggere il libro prima di guardare il film , è parecchio intrigante xD
    Bella recensione comunque ;)

    RispondiElimina

Se volete restare anonimi, firmate anche con un nome qualsiasi: saprò a chi rivolgermi quando risponderò ai vostri commenti!