mercoledì 16 aprile 2014

Recensione: "Vorrei che fossi tu"

Con l'arrivo del bel tempo e del caldo restare in casa è davvero difficile, e quindi mi piace dedicarmi a qualche lettura leggera.. ricevuto in scambio e divorato in un giorno e mezzo, oggi vi parlo di Vorrei che fossi tu scritto da Lorenza Bernardi, conosciuta in particolare per il romanzo Come vento tra i capelli.

Si girò di slancio, e si trovò davanti l'unica persona che aveva davvero desiderato incontrare quella sera.

Titolo: Vorrei che fossi tu
Autore: Lorenza Bernardi
Prezzo: 15,00 €
Pagine: 208
Pubblicazione: 2010
Editore: Piemme
       

Valutazione
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Trama:Cosa faresti se per errore ricevessi un messaggio da un ragazzo che non hai mai sentito nominare? Beatrice, sedici anni, timida e seria com'è, non ha dubbi: lo cancellerebbe all'istante. Si dà il caso, però, che il messaggio parli del suo libro preferito e Bea non resiste alla tentazione di rispondere. Tra i due inizia così una fitta corrispondenza di sms e, giorno dopo giorno, Bea scopre di avere un sacco di cose in comune con il ragazzo misterioso. Con lui sente di poter parlare di tutto e di riuscire ad aprirsi, condividendo sogni e speranze. Nel frattempo però Bea a scuola conosce Andrea, odioso e supponente come nessun altro. Le sembra che quel ragazzo non perda occasione per metterla in imbarazzo e lei non vuole avere niente a che fare con lui. Ma il destino, si sa gioca brutti scherzi...


I libri che mi capitano tra le mani "per caso" si rivelano quasi sempre letture piacevoli, questo ormai è un dato di fatto. Vorrei che fossi tu è arrivato sul mio comodino così, senza preavviso. Scelto seguendo l'istinto, forse attratta dalla copertina che sembrava promettere una tenera storia d'amore e dalla trama che un po' mi ricordava quei film poco impegnativi che tanto mi diverto a guardare (Cindarella Story, Pretty Princess e via dicendo), questo romanzo della Bernardi mi ha piacevolmente colpita. Può sembrare strano in effetti, perché girando qua e là nel web ho trovato per lo più recensioni negative ma, anche se condivido alcune critiche degli altri lettori, secondo me tre stelline le vale. Certo, è una lettura che va affrontata con un certo spirito e lo si capisce da pochi punti fondamentali: titolo, trama e copertina.
Quasi tutte le opinioni negative che ho trovato venivano da lettori delusi, e so meglio di chiunque altro che non c'è cosa peggiore di un lettore deluso ma, lasciatemelo dire: per deludere, un romanzo deve prima creare delle aspettative. Vada per la rabbia, quando il nostro autore preferito si avventura in un genere diverso da quello a cui siamo abituati, e fa un buco nell'acqua. Vada per l'insoddisfazione, quando un bestseller acclamato e osannato si rivela una schifezza  (della serie: se lo scriveva mia nonna con l'artrite forse era meglio). E vada pure per l'amarezza, quando vorremmo dare alle fiamme un libro che ci è stato caldamente consigliato da tutti quelli che lo hanno letto prima di noi. Sì, in questi casi ci parte l'embolo e vorremmo insultare senza ritegno autori, editori e amici traditori, ma restare delusi da un romanzo che è ovviamente indirizzato ad un pubblico giovanissimo e che, altrettanto ovviamente, non è adatto a chi non apprezza le letture adolescenziali, mi sembra un po' ingiusto. Perché se c'è una cosa che questo libro proprio non fa è cercare di trarre in inganno i lettori.
Voglio dire, è fin troppo ovvio che la storia di Beatrice e Andrea non è adatta a chi non apprezza le prime cotte, i messaggini e le situazioni un po' scontate.. restarne delusi è insensato quanto ordinare una fetta di crostata integrale alla prugna e stupirsi che non sappia di torta al cioccolato. 
Ma andiamo avanti, che probabilmente vi siete già addormentati al punto della nonna con l'artrite.
Come ho già detto a me il libro è piaciuto, l'ho trovato fresco e scorrevole, non per niente l'ho letto in poco più di un giorno.. certo, è molto semplice, ma a modo suo è coinvolgente: pur sapendo esattamente come sarebbe finito non ho potuto fare a meno di emozionarmi davanti ad alcune scene, tenere nella loro spontaneità. Leggere queste pagine ambientate tra i banchi di scuola, Facebook, la musica e gli amici mi ha ricordato quando da ragazzina la mia vita era simile a quella di Beatrice, simile a quella di milioni di altre ragazzine. È un periodo che ricordo con un sorriso e con spensieratezza, e nelle emozioni di Bea ritrovo le mie:  l'impressione che ogni più piccolo problema sia la fine del mondo, la scoperta delle prime delusioni, la gioia davanti ad un buon voto, i litigi con l'amica del cuore.. Vorrei che fossi tu racconta una storia decisamente bizzarra e già vista, ma attorno ad essa girano moltissime piccole cose che ho tanto apprezzato e che alla fine mi hanno portata a chiudere il libro con un sorriso.
L'unica piccola pecca è che secondo me l'autrice avrebbe dovuto dare un'età leggermente più bassa ai protagonisti, mi spiego meglio: qui non si parla di amore, quello con la A maiuscola, si parla di prime cotte, di sentimenti dolci ma tanto fragili, dell'imbarazzo nel tenere la mano alla persona che ti piace, di arrossire ad ogni più piccola cosa.. tutti comportamenti reali e plausibili, ma forse non a 17/18 anni, perché questa è appunto l'età di Beatrice e di Andrea. Poi per carità, ognuno ha il suo modo di fare, di essere e di reagire e non metto in dubbio che reazioni del genere capitino anche alle persone con qualche anno in più, ma in generale i comportamenti descritti dall'autrice si adattano meglio a ragazzi di 14/15 anni. Niente di grave però, questo piccolo difetto non mi ha in alcun modo rovinato la lettura.
Quindi, in conclusione, mi sono divertita! Mi ha tenuto compagnia per due pomeriggi, mi ha strappato più di un sorriso e a fine lettura l'ho riposto con piacere sullo scaffale.. non sarà il capolavoro del secolo, ma me ne resterà un bel ricordo. Leggetelo se avete voglia di qualcosa di dolce e poco impegnativo, ma ricordate che non avete ordinato una fetta di torta al cioccolato! :P

I consigli dell'Antro:
Cibo/bevanda: brioche e cappuccino
Da leggere:  in spiaggia
Voglia di: sorridere

4 commenti:

  1. Ah che bella recensione, e che lettura interessante, seppur 'leggera e senza pretese'.
    E sai una cosa, Rowan? Credo, anzi ne sono profondamente convinta, che le letture che ci 'capitano per caso', senza che ,le abbiamo progettate, il 90% non delude,anche se non sono dei capolavori. Me ne sono capitati parecchi di questi libri^^
    E adoro le storie leggere e senza pretese.Fatte per passare tranquillamente un paio di pomeriggi. Come un dissetante bicchiere di tè freddo al limone che toglie la sete in un caldo giorno d'estate.

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    1. La penso proprio come te carissima Sonia! Spesso i libri che mi capitano tra le mani per puro caso si rivelano quelli che più mi restano nel cuore :)

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  2. Mi ritrovo un po' nella protagonista perciò è un libro che mi ispira davvero e un libro leggero ogni tanto ( non che legga molti classici XD) ci vuole ^^ me lo segno ;)

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    1. Adesso che arriva il bel tempo è una lettura perfetta per un pomeriggio tranquillo in giardino o al parco ^^

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