martedì 20 ottobre 2015

Recensione: "So che sei qui"

Bentornati Lettori,
sembra passato un secolo da quando ho pubblicato l'ultima recensione, ma devo ammettere che non mi dispiaciuto poter passare un paio di settimane senza la preoccupazione di doverne scrivere una.. insomma, in fin dei conti questo blocco del lettore qualcosina di buono l'ha portato. Come però potrete immaginare mi sono stufata piuttosto in fretta di non leggere nulla e così, dopo aver provato ad iniziare un sacco di romanzi che avevo già in casa, ho optato per l'ultima soluzione: sono andata in libreria e mi sono concessa un acquisto "fuori programma". Sono tornata a casa e ho iniziato questo libro.. e adesso sono qui per dirvi cosa ne penso!

Il mio cuore smette di battere nel momento in cui il suo accelera.

Titolo: So che sei qui
Autore: Clélie Avit
Prezzo: 18,00€
Pagine: 207
Pubblicazione: 2015
Editore: Mondadori


Valutazione
Image and video hosting by TinyPic
Trama: È in coma da venti settimane. Sente tutto, ma nessuna delle persone accanto a lei se ne accorge. Un giorno, per errore, entra nella sua stanza un ragazzo sconosciuto. Thibault non sa nulla della storia di Elsa, ma inizia a parlarle, conosce i suoi amici, qualcosa nella ragazza addormentata che profuma di gelsomino e gli sembra così dolce lo tiene legato magneticamente alla sua stanza. Giorno dopo giorno torna a farle visita. Ed Elsa? Sente tutto, ma non può rispondere. Non può chiedere a quel ragazzo gentile di prometterle che tornerà anche il giorno dopo, non può dirgli che sa riconoscere il suono della sua risata in corridoio e che ora quasi sente il calore del suo bacio sulla guancia. Thibault non sa che Elsa non si risveglierà più, perché a breve la staccheranno dalle macchine che la tengono in vita. L’hanno deciso i medici, la famiglia ha acconsentito. Tutti credono che sia impossibile che Elsa si risvegli, eppure ogni volta che Thibault entra nella stanza il suo cuore…


Dopo aver trascorso qualche settimana ad arrovellarmi su come uscire dal famigerato blocco del lettore ho deciso di fare un ultimo tentativo: sono andata in libreria e, seguendo solo l'istinto, ho comprato il libro che più mi ispirava in quel momento. Per andare sul sicuro ho puntato ad una storia toccante, che va a trattare un tema difficile.. il mio genere preferito, insomma. La scelta è stata immediata, un po' perché la copertina di So che sei qui è splendida ed incredibilmente adatta alla trama del romanzo, un po' perché il numero delle pagine e la narrazione in prima persona mi assicuravano una lettura leggera e scorrevole, proprio quello che cercavo per tornare a leggere al mio solito ritmo senza il rischio di bloccarmi di nuovo.
Sono rimasta piuttosto soddisfatta da questo romanzo, nato dalla penna di un'autrice francese, è stata una lettura molto veloce che mi sento di consigliare a chi ama questo genere, anche se purtroppo mi aspettavo qualcosa di più.. sotto molti punti di vista, infatti, il libro lascia a desiderare e questo mi fa venire voglia di tirare le orecchie alla Mondadori per il prezzo assolutamente ingiustificato del romanzo: 18€ per poco più di 200 pagine sono un furto in qualsiasi caso, ma ancor più se il libro, diciamolo, non li vale. Messa così sembra che la storia mi abbia delusa, quando in realtà mi è piaciuta.. diciamo semplicemente che si poteva fare di più, sarebbe bastato davvero poco per trasformare un libro già buono in un lavoro ottimo e mi secca che una casa editrice - non tanto la Mondadori, quanto la CE francese che ha pubblicato il romanzo in lingua originale - non abbia fatto quelle poche modifiche che l'avrebbero reso un piccolo gioiello. O forse è colpa della traduzione italiana, chi lo sa. Il punto è che durante la lettura mi sono trovata più volte a chiedermi cosa passasse per la testa dell'autrice, visto che i suoi protagonisti hanno 30 anni o più, ma ragionano, parlano e si comportano come ragazzini. La cosa non mi ha dato particolarmente fastidio nei capitoli in cui la voce narrante è quella di Elsa, forse perché essendo bloccata nell'incoscienza del coma poteva anche starci che i suoi pensieri fossero un po' evanescenti e basilari, fatti di poche descrizioni. Elsa è infatti intrappolata nel suo stesso corpo, che si rifiuta di muoversi e di reagire, nonostante sia perfettamente in grado di ascoltare ciò che le accade intorno. Risulta un po' sterile il suo punto di vista, ma al tempo stesso l'ho trovato adatto alla sua situazione, al suo essere viva ma incapace di comunicare. Persa nel buio dei suoi pensieri.

Sembro più che altro "accesa" o "spenta" come un apparecchio elettrico.
La mia mente fa quello che vuole. Mi sento in affitto nel mio stesso corpo.

Non posso però dire lo stesso del protagonista maschile e di tutti i personaggi secondari che affiancano Thibault ed Elsa nel corso delle pagine. Nel loro caso le reazioni inverosimili non hanno una giustificazione e più volte ho storto il naso davanti alle scelte dell'autrice, che ha finito col darmi l'impressione che tutti i suoi personaggi siano, in poche parole, un po' scemi e surreali. Non posso e non voglio credere che delle persone adulte si comportino davvero come dei dodicenni, soprattutto davanti a una situazione critica come quella di Elsa. A farmi cadere le braccia sono stati però i discorsi, che non sono decisamente il punto forte del libro! Sono pessimi, non c'è altro modo per dirlo, adatti al massimo ad un libro per ragazzi, non di certo ad un romanzo per adulti. Se il tutto fosse stato sviluppato con più passione e "serietà" ne sarebbe venuto fuori davvero qualcosa di bello e struggente, ma il tutto è stato gestito in maniera troppo adolescenziale e, anzi, sarebbe stato quasi più interessante se i protagonisti avessero avuto qualche anno in meno, giustificando così molti comportamenti. Scelta che potrebbe essere stata evitata di proposito, magari per paura di sfornare l'ennesimo Young Adult sulla scia di Colpa delle stelle e Resta anche domani, ma che secondo me ha penalizzato il potere di ciò che l'autrice voleva trasmettere al lettore.

No. Non voglio pensare al seguito. Per ora, sono qui.
Ascolto. E oggi sono viva e voglio restarlo.

Però - sì, c'è un però - per quanto la storia e lo stile dell'autrice abbiano reso "fredda" una storia potenzialmente toccante, ripeto che la lettura mi è piaciuta. Mi aspettavo un libro emozionante, forte e ricco di speranza.. forse anche un po' commovente. Invece mi sono trovata davanti ad una storia un po' superficiale e poco coinvolgente, ma comunque molto piacevole, che a modo suo mi ha incuriosita e mi ha tenuta incollata alle pagine. Non escludo che, dopo anni passati a cercare storie forti e devastanti, io faccia ormai una certa fatica e trovare libri capaci di emozionarmi davvero.. se siete alle prime armi con questo genere o apprezzate le storie delicate e un po' tristi penso che So che sei qui possa essere una lettura validissima, che va a toccare temi difficili senza però essere pesante.. ma per una persona come me, che ha alle spalle anni di romanzi impegnativi - emotivamente parlando - di storie vere e di tragedie, questo non è altro che un lavoro piacevole, poco emozionante ma comunque carino, che va ad aggiungersi alla collezione, ma che purtroppo non spicca tra altri romanzi simili, ben più profondi.
La mia sembra una recensione più che altro negativa perché, lo noto anche io, ho voluto calcare più sui difetti che sui pregi della storia, ma posso assicurarvi che in questo romanzo ho trovato anche molte cose belle, delle riflessioni interessanti e qualche piacevole emozione. Una lettura perfetta se avete voglia di una storia malinconica che però non vi costringa a tenere a portata di mano una scatola di kleenex.


I consigli dell'Antro:
Cibo/bevanda: limonata
Da leggere: in vacanza in montagna
Voglia di: una lettura scorrevole

9 commenti:

  1. Io penso che scrivere di temi così importanti sia una delle cose più difficili, ma se questo libro ha saputo emozionarti e toccarti nel profondo significa che qualche nota positiva ce l'ha. ^_^
    Non lo metto in wishlist, ma nel caso dovessi incontrarlo sul mio cammino ad un prezzo più onesto ( :P) lo prenderò.
    Spero che tu riesca ad uscire presto dal blocco del lettore ^_^

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao cara :D il problema purtroppo è proprio che non mi ha emozionata come speravo.. lettura carina e un po' triste, ma poco toccante secondo me. Colpa, credo, dello stile un po' piatto e freddo dell'autrice, che non mi ha permesso di appassionarmi molto. Resta però un romanzo che ho letto con piacere :) se ti capita di leggerlo fammi sapere che ne pensi!

      Elimina
    2. Sicuramente l'idea incuriosisce :) Se dovessi trovarlo, ti farò sapere assolutamente ^_^

      Elimina
  2. Il genere non è il mio preferito, più chealtro perché potrei piangere come una fontana, continuamente.
    Pian piano uscirai dal blocco del lettore.
    Guarda ormai devo trovare il modo e il tempo per leggere in lingua, la Mondadori sta comprando il mondo (sia per quanto riguarda i libri che per quanto riguarda le case editrici) e i suoi prezzi sono davvero davvero esagerati.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Ninfa! Come ormai sanno anche i muri io sono sempre in cerca di libri in grado di stravolgermi.. peccato sia così difficile trovarne :( gli ultimi sono stati "La carezza leggera delle primule" e "Sette minuti dopo la mezzanotte", che risalgono comunque allo scorso anno. Con questo romanzo fidati che è quasi impossibile piangere, è davvero una lettura poco profonda, anche se in senso positivo.. non credo che l'intento dell'autrice fosse di commuovere i lettori, ecco. Se ti capita di trovarlo dagli una possibilità, i libri emozionanti - purtroppo - sono altri ;)

      Elimina
  3. Concordo su tutto!! Gli ho dato 3.5.. sinceramente mi aspettavo anche più più emozione da questo genere, invece è abbastanza piatto e prevedibile la fine, anche se tutto sommato è stata una lettura piacevole ma non indimenticabile ^^

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Esatto, ho avuto le stesse impressioni.. piacevole, ma speravo in qualcosa di più :(

      Elimina
  4. Mi piacciono molto le storie toccanti, dal tema difficile ed impegnativo... spero che ti andrebbe di consigliarmi qualche libro del genere, perché ne sono sempre alla ricerca.
    Questa trama aveva tutti i requisiti per poter essere particolare, diversa. Questo sarebbe potuto essere benissimo uno di quei libri che spicca sugli altri. Mi dispiace che in realtà sia molto più superficiale di quanto si potesse pensare... oserei definirlo "una bella idea quasi sprecata". Insomma, non ho letto il libro, non posso giudicarlo, ma credo che ci siano scrittori col potere di trasformare una trama del genere in un vero capolavoro :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non so se te ne rendi conto, ma non ho spesso l'occasione di parlare di questo genere di libri, anche se è il mio preferito, quindi quando mi succede divento logorroica.. a tuo rischio e pericolo :D non so esattamente cos'hai già letto e cosa no, quindi ti dico quelli che mi vengono in mente:
      -3096 giorni, di Natascha Kampusch
      -Sette minuti dopo la mezzanotte, di Patrick Ness
      -Luna, di J.A. Peters
      -Wintergirls, di Laurie Halse Anderson
      -The sky is everywhere, di Jandy Nelson
      -Cercando Alaska, di J. Green
      -Voglio vivere prima di morire, di Jenny Downham
      -Più profondo del blu, di Jill Hucklesby
      -Il mio cuore e altri buchi neri, di Jasmine Warga
      -Oscar e la dama in rosa, di Eric-Emmanuel Schmitt
      -Zio Vampiro, di Chyntia D. Grant
      -Quel che resta di te, di Keith Gray
      -Pink Lady, di Benedetta Bonfiglioli

      Diciamo che questi sono, in parte, i miei preferiti :) ne ho letti altri ma non li ho apprezzati molto, tanti altri invece mi aspettano sul comodino ♥

      Elimina

Se volete restare anonimi, firmate anche con un nome qualsiasi: saprò a chi rivolgermi quando risponderò ai vostri commenti!