venerdì 1 gennaio 2016

Recensione in anteprima: "L'Usignolo"

Buon anno nuovo Lettori!
Il 2016 è ufficialmente iniziato, avete fatto qualche buon proposito? Io ho salutato il 2015 con un sorriso, ci sono stati momenti tristi, ma per me è stato un anno di cambiamenti e di novità, non posso proprio lamentarmi. E per partire con il piede giusto ho deciso di parlarvi proprio oggi della mia ultima lettura, una lettura davvero positiva che potrete trovare in libreria a partire dal 12 gennaio e che ho potuto leggere in anteprima grazie alla Mondadori, che ringrazio.

"Ho amato tanto L’Usignolo. Grandi personaggi, grandi vicende, grandi sentimenti:
cosa chiedere di più a un romanzo?"
 ISABEL ALLENDE

Titolo: L'Usignolo
Autore: Kristin Hannah
Prezzo: 19,00€
Pagine: 480
Pubblicazione: 12 gennaio 2016
Editore: Mondadori


Valutazione
Trama: Nel tranquillo paesino di Carriveau, Vianne Mauriac saluta il marito Antoine che si sta dirigendo al fronte. Non credeva che i nazisti avrebbero attaccato la Francia, ma di punto in bianco si ritrova circondata da soldati tedeschi, carri armati, aerei che scaricano bombe su innocenti. Ora che il Paese è stato invaso, Vianne è obbligata a ospitare il nemico in casa sua: da quel momento ogni suo movimento è tenuto d’occhio, lei e sua figlia sono in costante pericolo. Senza più cibo né denaro, in una situazione di crescente paura, si troverà costretta a prendere, una dopo l’altra, decisioni difficilissime.
Isabelle, la sorella di Vianne, è una diciottenne ribelle in cerca di un obiettivo su cui lanciarsi con tutta l’incoscienza della giovinezza. Mentre lascia Parigi insieme a migliaia di persone, incontra il misterioso Gaëtan, un partigiano convinto che i francesi possano e debbano combattere i nazisti. Rapita dalle idee e dal fascino del ragazzo, Isabelle si unirà alla Resistenza senza mai guardarsi indietro, non considerando i rischi gravissimi a cui andrà incontro.


Avete presente quella sensazione di euforia che si prova nell'incappare nella trama di un libro e di sentire subito un'affinità? È ciò che è successo a me leggendo la trama de L'Usignolo, ed è il motivo che mi ha spinto ad accettare di leggerlo in anteprima in versione digitale. Nella settimana di Natale, per di più, cosa che volevo assolutamente evitare.. ma al richiamo di un romanzo non si resiste, e mi sono trovata a divorare questo mattone pagina dopo pagina, così velocemente che, per la prima volta da quando possiedo un lettore ebook, non mi sono quasi accorta di star leggendo in digitale. Questo mese come saprete si tiene il Giorno della Memoria, una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata in commemorazione delle vittime dell'Olocausto e l'uscita de L'Usignolo cade a pennello, ci ricorda l'importanza di mantenere viva questa tragedia nelle nostri menti, ma non solo, è anche un romanzo che racchiude un messaggio forte, un inno alla vita e al coraggio, raccontato da due sorelle completamente diverse l'una dall'altra, che dovranno imparare a loro spese come diventare forti davanti al dolore.

D'un tratto capì che una donna poteva cambiare tutta la propria vita
e sradicare la propria esistenza con una sola scelta.

Quando ho iniziato a leggere questo romanzo l'ho fatto in punta di piedi, temendo si rivelasse una delusione, ma ancora una volta ho avuto la conferma che il mio istinto raramente sbaglia, e nel giro di poche pagine mi ero già buttata a capofitto nella storia di Vianne e Isabelle, due sorelle francesi che mi hanno conquistata, seppur per motivi diversi. Mi sono immedesimata in Vianne, più timorosa e razionale, grazie al suo ruolo di mamma, ho sentito in modo terribilmente reale la sua paura, non per se stessa, ma per i suoi figli. E al tempo stesso ho amato Isabelle, più giovane e avventata, che è riuscita a trasformare la sua rabbia in voglia di lottare, fino alla fine. Ma le sorelle Rossignol sono solo le prime tra tanti personaggi straordinari e ben caratterizzati, ognuno svolge un ruolo fondamentale nella trama, sono davvero rimasta colpita dall'abilità dell'autrice, che è riuscita a rendere reale ognuno di loro, nel bene e nel male.
Metabolizzare questa lettura non è stato facile, ho riflettuto parecchio su che voto assegnare a questa storia, a cui inizialmente avevo pensato di dare 4 stelle. Questo perché faccio sempre l'errore di considerare le storie inventate meno "emozionanti" di quelle reali, soprattutto in casi come questo, su libri che si basano su tragedie purtroppo accadute davvero. Alla fine però, come al solito, ho ascoltato il cuore e gli ho dato il massimo dei voti, perché Kristin Hannah è riuscita a tessere e ad intrecciare una trama intensa, ricca e devastante, che mi ha calpestato il cuore. Ho pianto, ho pianto tanto per questa storia, quel tipo di pianto che non è in grado di liberare davvero dalla tristezza, ma che comunque è impossibile trattenere davanti ad atrocità del genere. Vianne e Isabelle saranno anche personaggi inventati, ma sono un simbolo di ciò che milioni di persone hanno realmente sofferto, eventi come questo non lasciano indifferente nessuno. Ho pianto per la fame e il freddo, per la paura, per le ingiustizie, per le vite spezzate, per il dolore delle madri che hanno perso i loro bambini, e dei bambini che si sono trovati soli al mondo.

«Sono qui, mamma» dice sottovoce, prendendomi il trolley e sollevandolo senza la minima difficoltà oltre l'ostacolo. Il suono della sua voce mi ricorda che sono una madre e che le madri non possono concedersi il lusso di crollare davanti ai loro figli, nemmeno quando hanno paura.

Pur rendendomi conto che questo romanzo non è perfetto, che all'autrice sarà sicuramente sfuggita qualche piccolezza e che effettivamente è una versione molto romanzata di ciò che altri hanno realmente vissuto, non riesco comunque a trovare nessun difetto rilevante da segnalare. Lo stile dell'autrice è semplice, ma le descrizioni e i dettagli riescono a dar vita alle immagini, ai suoni e ai colori di quegli anni terribile, la storia è ben intrecciata, emozionante, crudele quando serve, triste per necessità, ma sempre in grado di tenere il lettore incollato alle pagine, di far crescere la voglia e il bisogno di sapere cosa ne sarà dei personaggi, di scoprire per chi ci sarà un lieto fine e a chi invece dovremo dire addio nel corso della storia. Una storia di scelte difficili, che fa riflettere, commuove, motiva e spinge a chiedersi il perché di tanta crudeltà. Per me è difficile dire se a livello storico il lavoro dell'autrice e di chi l'ha aiutata sia corretto, ho ancora tanto da leggere a da imparare su questo capitolo di storia, ma come lettrice mi ritengo più che soddisfatta della lettura, che è riuscita a sorprendermi e a tenermi con il fiato sospeso dalla prima all'ultima pagina.


I consigli dell'Antro:
Cibo/bevanda: pane e marmellata di fragole
Da leggere: durante un viaggio in treno
Voglia di: una storia commovente

12 commenti:

  1. Ciao! Bellissima questa tua recensione, mi fa venir voglia di avere già il libro tra le mani! Non me lo lascerò sfuggire, anche se ho paura del fiume di lacrime in cui mi potrei trovare ç.ç

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io mi sono commossa più di una volta durante la lettura ♥

      Elimina
  2. Come iniziare bene l'anno, insomma. In lista ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Decisamente! Sono curiosa di sapere se ti piacerà :)

      Elimina
  3. Sembra una lettura davvero interessante e la tua recensione mi ha incuriosito un sacco! Lo metto subito in wishlist.
    -Aranel

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Aranel! Se lo leggi fammi sapere cosa ne pensi *_*

      Elimina
  4. messo sulla lista dei libri da leggere: http://robbyroby.blogspot.it/2016/01/libro-da-leggere-1.html

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Robby, che idea carina! Sono contenta che ti abbia incuriosita :)

      Elimina
  5. Mi piacciono molto i libri ambientati in periodo di guerra, una realtà che ci sembra così lontana e così diversa da quella che viviamo oggi. Noi spesso diamo tutto per scontato, siamo abituati alle nostre certezze e, a parte alcuni casi, non conosciamo la vera sofferenza. La lettura di certi romanzi, secondo me, rappresenta sempre uno scontro brusco con una realtà così diversa... sono più che convinta che comprerò questo libro, non posso lasciarmelo sfuggire ♥

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Spero tanto che possa emozionarti. È una storia ben raccontata che è riuscita ad appassionarmi moltissimo e hai ragione a dire che la guerra ci sembra lontana.. anche se in realtà da questa tragedia non è passato poi così tanto tempo ♥

      Elimina
  6. Mi ero persa questa recensione, aspetto già da un po' l'uscita di questo libro che vorrei assolutamente acquistare. Ho letto pochi libri sull'argomento e anche per questo vorrei leggerlo al più presto!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Secondo me è davvero valido come testo, spero ti piaccia! :)

      Elimina

Se volete restare anonimi, firmate anche con un nome qualsiasi: saprò a chi rivolgermi quando risponderò ai vostri commenti!