venerdì 11 agosto 2017

Recensione "Resta sempre qui"

Buongiorno e buon venerdì Lettori, come state? Io mi sto godendo il fresco e la pioggia, e spero che domani notte sia abbastanza sereno da poter vedere le stelle cadenti... anche voi passerete la serata con il naso all'insù, o avete altri programmi? Tornando a noi, ho finalmente concluso questa duologia YA della Forman! Vi lascio subito il mio parere, se anche voi l'avete letta fatemi sapere cosa ne pensate mi raccomando, ne ho sentite di tutti i colori sulla storia di Mia e Adam in questi anni!


Una storia intensa e potente, che dopo il successo di Resta anche domani ha affascinato milioni di lettori in tutto il mondo.


Titolo: Resta sempre qui
Serie:  If I Stay #2
Autore: Gayle Forman
Prezzo: 15,00€
Pagine: 265
Pubblicazione: 2014
Editore: Mondadori



Trama: Sono passati tre anni dall'incidente che ha cambiato la vita di Mia e Adam e che li ha separati. Solo la musica ha ricucito lo strappo che si è aperto nelle loro esistenze. Mia è un astro nascente della musica classica. Adam è una rockstar, inseguita e acclamata dai fan di tutto il mondo. I loro occhi tornano a incrociarsi per caso una sera a New York, durante un concerto di Mia alla Carnegie Hall. Mia, l'unico volto che Adam abbia mai cercato in quelli delle sue fan, e nei suoi ricordi. La musica fa vibrare il passato, risveglia emozioni perdute, colma i vuoti nel cuore di Adam. Quando le loro dita tornano a sfiorarsi, tutte le inquietudini si placano: l'alba svelerà a entrambi che la promessa che Adam ha fatto a Mia - il suo segreto, la sua vergogna - in realtà è la loro unica salvezza.


Non so perché ancora mi stupisco di essere sempre quella che va controcorrente, soprattutto quando si parla di amare o odiare un libro. Finisce sempre che apprezzo titoli che altri hanno detestato, e boccio romanzi super chiacchierati, accolti con lodi e complimenti. In questo caso per fortuna non sono arrivata a una bocciatura, perché riconosco che Resta sempre qui è una lettura positiva, con molti pregi, ma mi piange il cuore a dover dire che a me, questo seguito, ha deluso parecchio. Ma facciamo un passo indietro: nel 2009 usciva per Mondadori Resta anche domani, che io ho letto un paio di anni dopo e che mi era davvero rimasto nel cuore. La cosa bizzarra di questo romanzo è che, sebbene in genere io detesti i finali aperti, in questo caso ero felicissima di come si era conclusa la storia di Mia e Adam, perché sì, il futuro si prospettava incerto, ma per me quello era il finale perfetto, ed è il motivo che mi ha spinto a rimandare continuamente la lettura di questo secondo volume. E come sempre il mio istinto non sbagliava. Cercando qualche recensione online mi sono resa conto che gran parte delle lettrici ha definito Resta sempre qui il "libro delle risposte", non posso dar loro torto, ma io personalmente non ne sentivo il bisogno. Mia e Adam, con il loro amore sincero e reale, avevano dato vita a una delle poche coppie che io abbia mai apprezzato, e la cosa che mi rende triste è che ritrovarli così cambiati mi ha come rovinato la bella immagine che avevo di loro. Non so spiegare questa sensazione, in genere sono la prima ad amare le cose complicate, tristi, che mostrano la realtà per quella che è... ma nel loro caso avevo quest'immagine romantica che nessun'altra coppia mi aveva mai fatto provare, che si è ovviamente sgretolata leggendo Resta sempre qui.

Non sento solo il dolore fisico, ma tutto quello che ho perso, in tutta la sua catastrofica realtà, una voragine che niente potrà mai colmare. Avverto la forza della vita, quello che ho perduto, ma anche quello che il futuro può riservarmi.

Come dicevo, però, mi rendo conto che questo volume ha dei pregi davvero importanti a livello morale e di insegnamenti, qualità che trovo raramente negli Young Adult, e che mi hanno portata ad apprezzarlo comunque. Pur essendo una lettura scorrevole e leggera, la Forman come al solito è un genio nel raccontare le emozioni dei personaggi: se nel primo volume ci aveva conquistati con la naturalezza di Mia, in questo secondo capitolo riesce a far trapelare senza filtri il dolore di Adam. La sua rabbia e la paura di non riuscire ad andare avanti sono elementi fondamentali nella storia, che hanno permesso all'autrice di parlare, in modo semplice ma d'impatto, del difficile periodo del lutto. Lo considero quindi un ottimo romanzo di formazione, che si merita ben più delle tre stelle che gli ho assegnato io, in realtà. Purtroppo non posso ignorare l'affetto che provavo per il primo volume, così come non nego che io, di questo seguito, avrei fatto un po' a meno. È una lettura particolare, che mi ha lasciata un po' insoddisfatta, ma di cui comunque capisco l'importanza, quindi ben venga, sono felice che gli adolescenti abbiano modo di affrontare insieme ad Adam e Mia queste tematiche delicate, che sono fin troppo spesso trattate con superficialità. Dal canto mio cercherò di apprezzarlo per quello che è e rimane comunque una duologia che mi sento di consigliare, non si trovano spesso letture così valide, che offrono spunti di riflessione, storie non banali e ben scritte!


Se avete letto questa duologia fatemi sapere cosa ne pensate!


3 commenti:

  1. Il primo l'avevo provato ma non mi piaceva, quindi non l'ho preso. Io un seguito che non leggerò è Io dopo di te, il finale del primo mi è bastato (in senso positivo) e, come ti dicevo, anche Ghostgirl. Sarebbe interessante un post con i seguiti che, per te, potevano anche essere evitati :)

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    1. A me il primo era piaciuto molto, lo avevo trovato molto simile a "Colpa delle stelle"... soft, ma non scontato :) Io purtroppo non riesco a fermarmi ai primi volumi, se esce un seguito penso che l'autore abbia ancora qualcosa da raccontare e che sia giusto leggerlo. Peccato che poi mi rendo conto che dietro alla decisione di aggiungere volumi spesso ci sono i soldi, ma sono masochista, non posso farci niente. Bella l'idea del post, me lo segno subito grazie! :D

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  2. Cara Seli, questo libro ha deluso anche me, ho preferito di gran lunga il primo e, fosse stato per me, si sarebbe concluso lì.

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