martedì 1 agosto 2017

Recensione "Meglio soffrire che mettere in un ripostiglio il cuore"


Buongiorno e buon martedì Lettori! Oggi da me è Festa Nazionale e quindi ci aspetta una giornata tranquilla, negozi e uffici chiusi e tanti fuochi d'artificio... il momento perfetto per mettermi al computer e recuperare alcune recensioni dei romanzi che ho letto nelle ultime settimane. Il primo di cui vi parlo è un libro molto breve, che desideravo iniziare dal momento della sua uscita!

Meglio non aver paura di far girare tutto intorno al cuore.
Anche se sembra assurdo, anche se ci rende fragili.
Magari ora pensiamo che sia la nostra rovina, in realtà sarà la nostra salvezza.


Titolo: Meglio soffrire che mettere in un ripostiglio il cuore
Autore: Susanna Casciani
Prezzo: 15,00€
Pagine: 180
Pubblicazione: 2016
Editore: Mondadori



Trama: Un sabato mattina lui si sorprese a piangere davanti a lei. Non riusciva a parlare. Avrebbe voluto confessarle che era finita, ma sapeva che poi lei avrebbe iniziato a singhiozzare, e non ne sopportava nemmeno l'idea. Lei alzò lo sguardo. Chiuse il libro, si alzò dal divano e si diresse verso di lui, si mise sulle punte e gli accarezzò la testa. Gli disse di stare tranquillo. Lui le faceva del male e lei lo consolava. Gli diede un bacio sulla guancia e uscì di casa senza voltarsi, per non essere costretta a dirgli addio. Quando tornò a casa, lui non c'era più. Sfinita, si addormentò su quello che era stato il loro letto. Più tardi, si svegliò di soprassalto e mise a fuoco nel buio quella parte di letto, così vuota, e avvertì un macigno sul petto che non la faceva respirare. Si rese conto di non essere pronta a lasciarlo andare. Si alzò per cercare un quaderno, come se improvvisamente fosse una questione di vita o di morte. Ne trovò uno. Conosceva le regole, ma le stavano strette, perché stavolta, in quella storia, ci aveva creduto talmente tanto da sentirsi quasi adatta a un futuro felice. Per questo, per la prima volta in ventisette anni, decise di iniziare a tenere un diario segreto, che poi, a voler essere davvero sinceri, altro non era che un modo per continuare a parlare con lui.



Quando ho iniziato questo romanzo, dopo averlo ammirato per tanto tempo senza però trovare il giusto momento per leggerlo, non sapevo esattamente a cosa stavo andando incontro. Ne avevo sentito parlare bene da diverse amiche, e la copertina delicata e malinconica mi aveva incuriosita fin da subito, ma di come fosse strutturato il romanzo o di quale fosse la trama non ricordavo moltissimo. A lettura terminata posso dire di esserne rimasta piacevolmente colpita, non tanto da concedergli un posto d'onore nella mia lista di libri del cuore, ma abbastanza da riporlo sullo scaffale con la promessa di sfogliarlo, di tanto in tanto, per rileggerne alcuni passaggi che mi sono piaciuti. La storia che l'autrice racconta è quella di Anna e Tommaso, la storia di un amore che finisce, e di cuori spezzati, ma anche del coraggio di ricominciare. Prima di continuare devo ammettere che il tempismo - o forse il destino, chissà - ha giocato un ruolo fondamentale per me: mi sono svegliata alle cinque del mattino, in vacanza, dopo un sogno terribile, di quelli che non riesci a scrollarti di dosso e che ti lasciano di malumore per giorni interi. Un sogno che non starò a raccontarvi, naturalmente, ma che mi ha fatto sentire il bisogno di alzarmi e di fare qualcosa, qualsiasi cosa. Ho iniziato Meglio soffrire che mettere in un ripostiglio il cuore proprio quella mattina, e l'ho divorato in un paio d'ore, e sul momento l'ho sentita una lettura importante, che mi ha fatto ragionare, ma sono sicura al cento per cento che se lo avessi letto in un momento più sereno, senza la mente ancora sconvolta da quel sogno terribile, non lo avrei apprezzato così tanto. Non la trovo una cosa brutta, anzi, è bello quando leggere un romanzo al momento giusto ci porta a coglierne pregi e sfumature che altrimenti non avremmo notato, ed è proprio questo che mi spinge ad essere una lettrice paziente.

Io, amore mio, mi devo rialzare da sola.
Voglio arrivare in fondo a questo dolore perché tutto questo dolore non mi venga più a cercare. Mi salveranno le lacrime, mi salverà la curiosità di scoprire la me che prevarrà tra tutte quelle che mi porto dentro.
Mi salveranno anche i nostri ricordi.

Sinceramente non sapevo che l'autrice gestisse una pagina Facebook intitolata come il romanzo, ma dopo averlo scoperto ho capito molte cose, per esempio la scelta della Casciani di raccontare la storia di Anna e Tommaso in maniera così stringata, attraverso una serie di lettere scritte dalla protagonista, che sembrano appunto dei lunghi post scritti sui Social. La cosa non mi ha dato fastidio, rende la lettura molto scorrevole, anche se nega la possibilità - sia all'autrice che al lettore - di scavare in profondità. In ogni caso per me è stata una lettura molto positiva, e soprattutto sincera. Mi sono ritrovata moltissimo nelle paure di Anna e nelle sue stranezze, ma anche nella sua forza, e credo sia successo a chiunque abbia letto il libro, perché tutti, dentro, siamo un po' Anna. Nel suo dolore, con il suo cuore spezzato, con la certezza di non farcela, anche se poi ce la si fa, in un modo o nell'altro. La fine di una storia d'amore porta con sé tanta malinconia, che in alcuni passaggi mi ha strappato una lacrimuccia, ma il modo in cui l'autrice ce la racconta regala qualcosa di vero, fa apprezzare l'amore e ciò che si ha, ma anche ciò che si perde e quello che resta dopo. Qualunque sia la vostra situazione sentimentale questo romanzo può insegnarvi qualcosa, con le sue frasi brevi e semplici, ma ricche di significato, riesce a guardare dentro ognuno di noi e ci ricorda che l'amore è il sentimento più grande e potente, che di amore si può vivere e morire, ma soprattutto ci può aiutare a crescere e a trovare - o ritrovare - noi stessi. Lo custodirò con affetto, sono sicura che presto o tardi arriverà in momento in cui sentirò il bisogno di rileggerne delle frasi, o in cui potrò prestarlo a qualche amica per darle conforto.

Resta coraggiosa. Resta dolce.
Testa alta, cuore in mano.


Fatemi sapere se anche voi lo avete letto e nel caso cosa ne pensate.
Quest'anno è uscito anche in edizione economica nella collana
Oscar Bestseller a 11,00€!


9 commenti:

  1. Seguivo la Casciani sulla pagina Facebook da un po', e ho aspettato l'uscita di questo libro. Non ha deluso le mie aspettative, bene o male avevo già a che fare con la sua scrittura (che - a modo mio - adoro), ma sì, mi aspettavo qualcosa di più!

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    1. Ciao Tati! Io non conoscevo la sua pagina Facebook, ma adesso capisco il perché di questo stile, che ricorda molto gli stati sui Social. Semplice, ma comunque carino, anche se come dici tu non riesce a conquistare al 100%!

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  2. Complimenti per la recensione! Non conoscevo il libro e, sinceramente, la sinossi non mi aveva particolarmente colpito. Però leggendo la tua recensione mi sono incuriosita e credo che lo terrò presente, non si sa mai che mi senta ispirata! :)

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    1. Felice che ti sia piaciuta! Io ero rimasta subito attratta dal titolo e dalla copertina, non mi succede spesso :) diciamo che per così poche pagine il prezzo è un po' eccessivo e mi impedisce di consigliare a tutti di correre a comprarlo, ma se ti capita di trovare l'edizione economica una chance dagliela, credo che ci sia un momento della vita in tutti ci ritroviamo nella storia di Anna, anche se magari non abbiamo vissuto la fine di un amore :)

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  3. Ciao cara! <3
    Anche io ho letto questo libro e, come te, è arrivato in un momento in cui avevo assoluto bisogno di leggere una storia come quella di Anna per tirarmi su.
    E' stata una bella lettura *^*.
    Un bacione! <3

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    1. Ciao Letizia! Credo che questo tipo di letture possano essere apprezzate quasi esclusivamente se affrontate al momento giusto, altrimenti rischiano di lasciare poco. Felice che anche a te la storia di Anna sia stata d'aiuto! :)

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  4. Questo argomento proprio mi mette troppa agitazione. Non ce la posso fare Seli! Però, se qualche persona dovesse trovarsi in una situazione simile, penserei di regalarglielo per dare forza :)

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    1. Capisco Simo, per quanto semplice sia racconta qualcosa di davvero reale, è riuscito a smuovere dei pensieri perfino in me che ho una situazione stabile e felice da anni... al tempo stesso però è terapeutico, in un certo senso. Sicuramente vale la pena di segnarselo, chissà che un giorno non verrà il momento giusto per leggerlo :)

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  5. Ciao Seli!
    Aspettavo da tempo che mi dessi la tua opinione su questo libro.
    Come già sai anche io l'ho letto e amato molto, mi ha insegnato tantissimo e...mi ha fatto commuovere proprio come a te.
    Sapevo in cuor mio che ti sarebbe piaciuto perché, come hai detto tu, è un po' come leggere qualcosa di personale, un qualcosa che racconta un po' anche di noi stessi attraverso la delusione di un amore finito ma anche della giusta spinta per ricominciare partendo da noi stessi.
    Bellissime le due frasi che hai evidenziato, specialmente la seconda.
    Bacioni!

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