venerdì 4 agosto 2017

Recensione "Paper Princess"

Ebbene sì Lettori, ho finalmente trovato il tempo di scrivere una delle recensione che avevo in arretrato, e sono pronta a parlarvi di uno dei titoli più chiacchierati del momento, che mi ha tenuto compagnia in versione digitale durante le vacanze e che, come avrete già visto sui Social, non mi è piaciuto particolarmente... questo genere di storie non fanno proprio per me, ormai dovrei saperlo!


Titolo: Paper Princess
Autore: Erin Watt
Prezzo: 14,90€
Pagine: 352
Pubblicazione: 2017
Editore: Sperling&Kupfer



Trama: A diciassette anni, Ella Harper ha già imparato a sbrigarsela da sola. Sempre in fuga, dalle difficoltà economiche e dagli uomini sbagliati di sua madre, si è districata tra mille lavori per riuscire a far quadrare i conti, studiare e costruirsi un futuro migliore. Finché, un giorno, nella sua vita compare un certo Callum Royal. Distinto ma deciso, nel suo costoso abito di sartoria, dice di essere il migliore amico del padre, che lei non ha mai conosciuto, nonché il suo tutore legale. In quanto tale, sarà lui d'ora in poi a sostenere le spese per il suo mantenimento e la sua istruzione, a patto che Ella accetti di vivere con lui e i suoi cinque figli. Ella sa che il sogno che Callum Royal sta cercando di venderle è sottile come carta. Ed è diffidente e furiosa. Ma ancora di più lo sono i fratelli Royal. Easton, Gideon, Sawyer, Sebastian e... Reed. Magnetici e pericolosi, non mancano di farla sentire un'intrusa: lei non appartiene, e non apparterrà mai, alla loro famiglia. E a nulla valgono i tentativi pacificatori di Callum. Ella però non è certo il tipo che si lascia intimorire, e le scintille a casa Royal non tardano ad arrivare. Soprattutto dopo un bacio rubato, che innescherà un'inarrestabile spirale di rabbia, gelosia e desiderio. Per non scottarsi, Ella dovrà imparare presto le regole del gioco...



Inizio questa recensione dicendo che, se speravate in un post polemica, resterete delusi. Perché questa scelta di precisarlo subito? Perché dopo l'uscita di Paper Princess il web, i blog e i lettori si sono divisi in gruppi, e intorno a questo romanzo si sono create delle discussioni infinite. Gli insulti che sono volati tra chi lo ha amato e chi lo ha detestato mi avevano quasi convinta a non leggerlo, ma come potevo resistere? Il mio masochismo ha avuto la meglio, in barba a chi mi ha detto "guarda che se lo recensisci male poi ti attaccano tutti", quindi eccoci qui a parlare dello YA più chiacchierato del momento! Intanto lasciatemi dire che qui sfondiamo una porta aperta: sapevo che non mi sarebbe piaciuto, quindi nessuna sorpresa e nessuna delusione, mi sono trovata davanti esattamente la storia che mi aspettavo: un romanzetto trash che si poteva del tutto evitare e che fin dalla prima pagina mi ha lasciato addosso una sensazione di apatia totale. Ho passato 352 pagine a chiedermi perché diavolo lo stessi leggendo, ma non posso neanche lamentarmi più di tanto, dato che in un paio di serate, per quanto annoiata, sono arrivata all'ultima pagina. Sullo stile di Erin Watt - pseudonimo utilizzato da due autrici che scrivono a quattro mani - non ho molto da dire, un po' come su tutto il romanzo insomma. Le due scrittrici si sono buttate su una narrazione molto semplice e banalotta, che mi ha ricordato la nota che gli insegnanti scrivevano sui temi delle medie: "ha del potenziale, ma non si applica". Si sono impegnate il minimo indispensabile, risultato appena sufficiente, ma leggibile. Il contenuto, invece, è un'altro paio di maniche.

«È meglio che tu sappia che, a prescindere dal gioco che stai giocando, non puoi vincere. Non contro tutti noi. Se te ne vai ora, non ti succederà niente. Ma se rimani, ti faremo tanto male che te ne andrai strisciando.»

Veniamo alla tanto attesa polemica: perché ho bocciato Paper Princess? Per un sacco di motivi, in realtà. Anche volendo chiudere un occhio sullo stile e sulla trama inverosimile, questo tipo di YA trash non ha niente da offrire a una lettrice come me, che a stento sopporta le storie d'amore e che va sempre in cerca di messaggi significativi, illudendosi che ogni romanzo, sotto sotto, abbia qualcosa da insegnare. Il succo del problema per me si può riassumere in una frase: i personaggi e le loro azioni. Perché d'accordo, passi il trash, che ogni tanto va pure bene, passi la trama montata un po' a casaccio e costruita a tavolino per scalare le vendite sull'onda di After e compagnia bella ma io, sarò strana, l'amore delle fan per i cinque fratelli Royal non riesco proprio a comprenderlo. I protagonisti maschili di Paper Princess incarnano alla perfezione lo stereotipo del ragazzo possessivo, stalker e violento che mi fa odiare a prescindere questi YA/NA che affollano le librerie. Sì, sarò impopolare, ma ridatemi Jace di Shadowhunters o Edward Cullen, che okay, brillava e un po' stalker lo era pure lui, ma entrambi si avvicinavano molto di più al mio bad boy ideale, tenebroso e un po' strafottente, ma che per lo meno non andava a fracassare la testa del primo malcapitato appena aveva una giornata no. Saranno gusti? A questo punto, immagino di sì, io li trovo disturbanti, e datemi dell'antiquata, fatto sta che io davanti a un qualsiasi Travis Maddox o fratello Royal che sia avrei una reazione ben diversa da quella della nostra protagonista.
Un altro punto negativo è il modo in cui le tematiche delicate di questo romanzo vengono affrontate. Droga, sesso, bullismo e violenza sono argomenti che abbiamo già visto senza troppi traumi in serie TV come The O.C o Gossip Girl, il punto è che bisognerebbe approfittare di questi romanzi per passare ai giovani un messaggio, per sensibilizzarli, per dire loro "sì, queste cose purtroppo succedono e potrebbero succedere anche a voi" e attraverso le azioni dei protagonisti aiutare le giovani lettrici a capire come reagire davanti a determinate situazioni... cosa che naturalmente qui non avviene, al contrario, Ella e i fratelli Royal si comportano nel modo peggiore possibile. E io non voglio dire che Paper Princess sia il male fatto libro, per carità, ma credo che a livello di contenuti sia adatto ad un pubblico leggermente più adulto di quello che trama e copertina fanno pensare. Perché un adulto è tranquillamente in grado di leggerlo con un po' di buonsenso, e di conseguenza non ci sarebbe niente di male ad apprezzarlo, ma quando penso che questo romanzo è finito principalmente in mano a delle ragazzine di 13 anni la sola cosa che spero è che sappiano leggerlo con cognizione di causa, consapevoli che nella realtà queste problematiche vanno affrontate in maniera molto diversa da quella mostrata in queste pagine. Però mi chiedo, perché scegliere dei personaggi minorenni e scrivere uno YA con tutte le caratteristiche di un NA, quando sarebbe bastato dare un paio di anni in più ai protagonisti per farlo rientrare nella categoria adatta ai contenuti che propone?
E niente, credo sia tutto. Personalmente credo che Paper Princess non sia degno di nota, a me non ha lasciato niente né durante né dopo la lettura, va semplicemente ad aggiungersi alla lunga lista di YA/NA usciti dopo il successo di Uno splendido disastro, per quel che mi riguarda la mia curiosità è stata di gran lunga appagata e non ho interesse a leggere i seguiti, non è proprio il tipo di storia e di contenuti che fa per me.



Fatemi sapere se anche voi avete letto questo romanzo e cosa ne pensate, sarei proprio curiosa di conoscere la vostra opinione!


11 commenti:

  1. Ciao! Non mi è mai ispirato troppo questo libro, ma da quando FB è stato invaso da quelle maledette sfide l'ho proprio odiato e di principio ho deciso di non leggerlo mai! XD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Autumn! Ecco, anche io cerco sempre di tenermi alla larga da questi fenomeni letterari, però non nego che di tanto in tanto cedo al fascino del trash... e finisco per farmi la zappa sui piedi, lo ammetto xD

      Elimina
  2. Mi hai convinta a toglierlo dalla lista se i cinque figli sono tipi del genere.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ahaha Simo! Guarda, se riesci a fartelo prestare o a sfogliarlo in libreria prova a leggere qualche paginetta centrale (perché il primo capitolo anche a me non era sembrato male)... non che sia stupita di averlo bocciato, anzi. Peccato perché se le autrici di questi YA facessero reagire meglio i personaggi a problematiche come bullismo, abusi ecc non avrei niente da dire, anzi. Non capisco proprio questo voler trasmettere a tutti i costi messaggi negativi. Boh.

      Elimina
  3. Ciao Seli, il primo l'ho abbastanza digerito anche se, come te, ero totalmente in disaccordo con il target di età proposto, con la gestione di tematiche delicate e i giovani Royals in molti momenti mi hanno dato i nervi ma, devi leggere il secondo!! Brivido, terrore e raccapriccio! Insomma se il primo era passabile il secondo lascia senza parole!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Cristina! Oddio, ma cosa mi dici mai? Se è addirittura peggio non posso davvero sopravvivere, a malapena ho digerito questo. In ogni caso ho già deciso che non proseguirò con la saga, negli anni mi è capitato di voler finire delle serie anche se non mi stavano piacendo più di tanto, ma al contrario di quel che pensano alcuni dei miei follower anche il mio masochismo ha un limite xD

      Elimina
  4. Già mi immagino le fan a dire "Ma perché lo hai letto se non ti piace il genere!1!1!?" XD
    Comunque io l'ho preso per quello che è e la prima metà non mi è dispiaciuta. L'altra invece mi ha annoiato per i troppi cliché (sì, okay, c'erano anche nella prima parte, però verso il finale ci sono tantissime scene che possiamo benissimo trovarle precise identiche in altri 423234 romanzi di questo genere ._.)
    Dei ragazzi Royal e i contenuti in generale non parliamone che è meglio LOL (anche se Easton non mi è dispiaciuto XD)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Giusy! Ma sai, non credo avrò di questi problemi... in quasi 7 anni di attività su blogger non ho mai fatto segreto di essere una lettrice onnivora, mi piace dare una chance a generi e autori anche se so che probabilmente non mi piaceranno. Lo faccio sempre in buona fede, ogni tanto tra i titoli che pensavo avrei odiato trovo delle belle letture e devo ricredermi :D
      Tornando a noi, è proprio quello che cercavo di spiegare nella recensione: non è che questo libro venga spacciato per qualcosa che non è... è oggettivamente uno YA trash e scorrevole, se una vuole leggerlo per staccare la spina qualche ora e lo apprezza, nessun problema. Non capisco però che bisogno ci sia di metterci sempre queste tematiche delicate per poi affrontarle in modo così pessimo e sbagliato. Scriverne uno che possa insegnare qualcosa agli adolescenti è troppo difficile? Forse buona parte del problema è che io, nella vita, sono per il "tutto o niente", se leggo un libro rivolto a questo target mi aspetto qualcosa che trasmetta degli insegnamenti, se voglio sesso e perversione mi butto su un bell'erotico. Queste vie di mezzo non mi piacciono U.U

      Elimina
  5. Io purtroppo questi titoli non riesco proprio ad apprezzarli. Io non penso che un libro per essere bello deve avere per forza temi profondi : si possono apprezzare anche storie che nella loro semplicità hanno bei personaggi e sono semplicemente scritti bene. Non c'è bisogno che la storia sia sempre drammatica per darle spessore; quindi quando leggo di violenze, stupri ecc che vengono usati solo per fare emergere la storia d'amore mi sali il Cristo una riga si è l'altra pure. Io ho 19 anni e da questi libri ( dedicati ai giovani ) io personalmente non mi sento per nulla rappresentata. Al momento lo scrittore che mi ha fatti sentire veramente mie tutte le storie che ha scritto è Aidan Chambers. L'unico motivo per cui "apprezzo" questi titoli trash che oggi vanno tanto di moda sono i video che poi ci fa Fumagalli hahaha

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Matteo è la vita, riesce a demolire il trash rimanendo comunque obbiettivo... adoro! In ogni caso ci sono davvero tantissimi YA validi, i primi che mi vengono in mente sono Il mio cuore e altri buchi neri, The sky is everywhere, Eleanor&Park e via dicendo. Come al solito non si può fare di tutta l'erba un fascio, per fortuna questi libri trash si riconoscono a un miglio di distanza U.U Poi sono d'accordissimo, io da amante dei romanzi di formazione apprezzo di più le storie di crescita personale, ma la lettura è anche svago ed è giusto divertirsi e staccare la spina, ben vengano le storie leggere! L'importante per me è che non trasmettano messaggi negativi e sbagliati se rivolti a un pubblico giovane, il che ovviamente non significa non affrontare tematiche difficili, anzi! Ma bisogna trattarle nel modo giusto, altrimenti non portano niente di positivo.

      Elimina
    2. Sisi ovvio che ci sono tanti libri validi. Io parlavo di quel filone stile "after" xD io penso che si possa alla fine leggere di tutto, l'importante è essere consapevoli di cosa si sta leggendo. Però c'è da dire che anche le case editrici con certe copertine e titoli non aiutano per nulla a stimolare la curiosità nei lettori,a me spesso proprio allontanano:(

      Elimina

Se volete restare anonimi, firmate anche con un nome qualsiasi: saprò a chi rivolgermi quando risponderò ai vostri commenti!