lunedì 15 gennaio 2018

Recensione "Corrosione" di F. Bandiera

Buongiorno Lettori e buon Lunedì, come state? Qui niente da fare, dopo il periodo delle feste faccio una fatica tremenda a tornare alla routine di tutti i giorni... che sonno! Però ho approfittato della stanchezza per dedicarmi a qualche serie Tv tra cui Once Upon A Time e Game of Thrones, quindi prossimamente ci vorrà un bel post a tema. Intanto sono qui per parlarvi di una storia che ho apprezzato tantissimo e ringrazio nuovamente l'autrice per avermi dato la possibilità di leggerla.


Un viaggio all’interno del dolore più puro, dove identità e malattia scavano nel petto del lettore, rimodellandogli l’anima.
Fino a quanto può corrodersi la psiche umana?

Titolo: Corrosione
Autore: Francesca Bandiera
Prezzo: 1,99€ ebook
Pagine: 49
Pubblicazione: 2017
Editore: Delos Digital



Trama: I Divoratori di Anime hanno massacrato l’ennesima vittima a sei chilometri dalla città e il panico si sta sparpagliando fra la gente, di nuovo. I casi ammontano a seicento negli ultimi mesi e sui Divoratori vertono pressoché due teorie: che siano un’organizzazione di serial killer senza volto o gli effetti di una pandemia imminente. Il fenomeno è ormai un problema mondiale e Paride Cafieri, nonostante i dubbi iniziali, dovrà affrontare le conseguenze della loro comparsa. I giornalisti scalpitano sul suo vialetto di casa, i quotidiani diffondono ovunque la tragedia “Cafieri” e perfino Ferrara diventa un luogo inaffidabile. Cosa sono davvero, i Divoratori? Il protagonista è troppo immerso nei vari lutti per preoccuparsene mentre Greta, la fidanzata, tenterà d’assisterlo e fare ricerche in merito. C’è un fattore che pare accumunare le morti: la malattia mentale, e quando sotto le mura Paride s’accorgerà che la sua ombra, attaccata ai suoi piedi, ha la fisionomia di una donna anoressica, la disperazione prenderà il sopravvento. Si può scappare da se stessi?

La morte insegna a vivere con coraggio.

Inizio con il dire che da questo racconto non sapevo davvero cosa aspettarmi. Se mi seguite da un po' saprete che si discosta abbastanza dai generi che leggo di solito, ma dopo aver dato un'occhiata alla trama mi è sorta una curiosità che non sono riuscita ad ignorare, e ho quindi deciso di fare un tentativo. È stata decisamente la scelta giusta, perché la storia di Paride e Soave mi ha colpito in maniera potente e inaspettata, lasciandomi molto su cui riflettere. I racconti riescono raramente a lasciarmi soddisfatta, ma questa è forse la prima volta che, in così poche pagine, un'autrice riesce a sviluppare una trama davvero coinvolgente, originale e completa. La prima cosa che mi ha colpito è stato proprio lo stile della giovanissima scrittrice, a cui faccio tantissimi complimenti non solo per la bravura, ma soprattutto per la maniera cruda e intensa che ha nel descrivere la vita. La sua penna, graffiante e spesso macabra, ha saputo catturarmi fin dalle prime frasi e a distanza di giorni sono tornata più volte a rileggere dei passaggi e delle frasi che mi sono particolarmente rimasti impressi. Questo è lo stile di chi ha il coraggio di dire le cose come stanno, senza veli, e un talento del genere non può che migliorare, spero quindi con tutto il cuore di poter leggere presto qualche altra sua storia. Sulla trama di Corrosione non voglio dirvi troppo, trattandosi di un racconto il rischio di spoiler è davvero dietro l'angolo, posso però dirvi che ho amato tutto. Le tematiche trattate sono toste e ben sviluppate, l'accuratezza che l'autrice ha nello scavare nella mente umana e nel buio che ci portiamo dentro è impressionante e devastante. Ho sempre difficoltà a trovare storie che parlino di malattia, depressione e dolore in maniera tanto valida, sono quindi felicissima di aver trovato in questo racconto un'emozione tanto intensa, non la dimenticherò facilmente e non posso far altro che consigliarvelo, impossibile non restarne colpiti.

Conoscevate questo titolo? Cosa ne pensate?

2 commenti:

  1. Devo dire che per quanto abbastanza semplice, la cover richiama una certa attenzione.
    Come ti dicevo, attendevo la tua recensione e ammetto che ho una buona dose di curiosità ma... non sono troppo poche le pagine?

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    1. Guarda, io faccio davvero fatica ad apprezzare qualsiasi cosa abbia meno di 100 pagine, dai romanzi brevi ai racconti, ma in questo caso non manca nulla e al tempo stesso non c'era niente da aggiungere, è perfetto così :)

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